Gli artisti della Route66

La Route 66 conserva tuttora un alone di mistero, leggenda e arte, in quanto soggetto di molti brani musicali e opere cinematografiche. 

In molti infatti hanno cercato di catturare le magia di della strada più famosa degli States.  Ricordiamo per esempio “Get your kicks on Route 66”, scritta da Bobby Troup in seguito al suo viaggio lungo i km della Route, dirigendosi verso la California. La stessa fu reinterpretata da artisti celebri quali Chuck Berry, Mick Jagger al fianco dei Rolling Stones e dai Depeche Mode.  

“Se mai avrai intenzione di andare a ovest, viaggia a modo mio, prendi l'autostrada che è la migliore. Mettiti alla prova sul percorso sessantasei. Si snoda da Chicago a LA”
“If you ever plan to motor west, Travel my way, take the highway that is best. Get your kicks on route sixty-six. It winds from chicago to la”

Un altro pezzo storico è “Born to be wild” fu composto da Mars Bonfire nel 1968; da allora accompagna i bikers di tutto il mondo in viaggio. Il brano possiede un tono di protesta nei confronti della guerra in Vietnam di quel periodo. Inoltre, è nota per essere anche la colonna sonora del film di Dennis Hopper del 1969 “Easy rider”.  

“Fai funzionare il tuo motore, esci sull'autostrada in cerca di avventura”
“​Get your motor runnin',head out on the highway Looking for adventure”

 Un altro grande brano fu scritto da Bruce Springsteen nel 1975 ed è “ Born to run” ovvero “I vagabondi sono nati per correre“.

“La strada s’intasa di eroi spezzati nell’ultima corsa sono tutti fuori a vedere la corsa, stasera, ma non c’è più nessun posto per nascondersi”
“ The highways jammed with broken heroes on a last chance power driveEverybodys out 
on the run tonight but there’s no place left to hide” 

Parlando di televisione possiamo invece fare riferimento a registi come Stirling Silliphant e Herbert B. Leonard, i quali produssero la loro serie tv intitolata proprio Route 66. Inaugurarono il filone di pellicole che possono definirsi “ON THE ROAD”.  

Infine, da non dimenticare il capolavoro di Jack Kerouac , il libro On the road: il viaggio. 
La storia è ambientata nei primi anni del dopoguerra, durante la giovinezza di Kerouac, il quale aveva superato da poco i vent’anni. È la storia di un viaggio, di incontri, del desiderio di esplorare, mettersi alla prova. Kerouac qui non si pone come un vincente e da questo deriva il suo successo. Non ha nulla da insegnare, lui impara e basta dalla vita, dalle persone, lui impara dal viaggio astratto che fa sulla Route66. Infine, la capacità di essere completamente libero, questa è proprio la magia che trasmette questa strada.